[VideoView]

Agnes Harb

Il rosario, la litania
durata video:
02:36
intervistatore:
Ruth Deutschmann
fotografia:
Benjamin Epp
copyright location:
Aldrans
data della ripresa:
2008-06-16
traduzione inglese di:
Sylvia Manning - Baumgartner
traduzione italiana di:
Nicole D´Incecco
???iuimd_video_v_zeit_zuordnung_it???:
1922
trascrizione:
Era usanza da noi dover andare ogni domenica in chiesa. Anche in estate, durante la fienagione,ed anche il sabato sera, dovevamo sempre recitare il rosario, dopo cena. Visto che stiamo parlando dell`argomento, le devo recitare una piccola poesia. Riderà. Ma era veramente così - una poesia molto corta: "In tutto il Tirolo c`è l`usanza di pregare un pò la sera, è l`occasione più bella per salvarsi dal diavolo. Il rosario, la litania e tanti padrenostro,Cristo, esaudici ed abbi pietà di noi.Va liscia come l`olio e divertente in un fiato, l`attività mentale si pensa che sia pesante,non certo da consigliare. Così si rima durante il rosario il servo la sua canzoncina." Capisce, vero? Quello che dico quì in dialetto? "La "Dirn", sarebbe la serva, calcola il salario annuo"Capisce questo? "E giocherella con il lembo del grembiule. Il contadino che sta in ginocchio vicino alla finestra, gioca a birilli col pensiero." In realtà sta giocando a birilli. "Il ragazzo che sta in ginocchio dietro il contadino, gli sta contando i chiodi della suola. Alla fine ognuno si fa il segno della croce, ora andiamo ad accendere una luce. Adesso, diavolo, se vuoi venire, da noi non troverai nessuno." È una poesia che si dimostrava in qualche modo un pò vera. Quando si era stanchi e si doveva recitare il rosario, non c`era devozione. Era così! Ma c`è del vero in questa poesia. Forse non l`ha capita bene, perché è scritta in dialetto. Ma ci penso spesso. Qualche volta ci si addormentava anche, quando si era stanchi. Ma era così.